Pagine

martedì 31 ottobre 2017

Come configurare un'aula informatica con EPOPTES


Il programma Epoptes (solo per Linux) consente di:

  • controllare il pc dell'alunno
  • prendere il controllo del pc dell'alunno
  • bloccare alcuni o tutti i pc
  • far veder il proprio schermo a tutti i pc degli alunni
  • mandare messaggi istantanei
  • spegnere facilmente tutti i pc


EPOPTES: CONFIGURAZIONE GENERALE
(Sistema operativo Linux Mint DE)

I comandi variano leggermente a seconda della versione linux installata.

Capire come si chiama l'editor di testo.
Procurarsi l'IP del server (ifconfig da terminale).

LATO SERVER (PC DOCENTE)

sudo apt-get install epoptes
sudo gpasswd -a username epoptes

al posto di username devi mettere lo username del pc docente

riavviare pc e aprire epoptes per verificare se funziona

LATO CLIENT (PC ALUNNO)
il server deve essere acceso con epoptes ben in funzione
I pc client devono essere configurati uno ad uno (i comandi sono gli stessi per ogni pc)

sudo apt-get install epoptes-client
sudo pluma /etc/default/epoptes-client (questo comando varia a seconda dell'editor di testo presente)
(nel file di testo che si apre inserire indirizzo IP del server, togliendo # davanti a SERVER)
esempio: SERVER=192.168.1.74

sudo chmod 755 /usr/sbin/epoptes-client
sudo /usr/sbin/epoptes-client -c

ora manca l'ultimo comando che serve per l'avvio automatico di epoptes-client sul pc alunno (altrimenti il server non lo vede). Può essere che venga configurato automaticamente. Aprendo Applicazioni d'avvio si dovrebbe già vedere epotes-client attivo.

giovedì 29 novembre 2012

Dizionario di italiano


lunedì 25 aprile 2011

Volantone di Pasqua


"Ma se Cristo non è risorto vuota allora è la nostra predicazione, vuota anche la vostra fede" (1 Cor 15,14s). La fede  cristiana sta o cade con la verità della testimonianza secondo cui Cristo è risorto dai morti. Se si toglie questo, si può, certo, raccogliere dalla tradizione cristiana ancora una serie di idee degne di nota su Dio e sull'uomo, sull'essere dell'uomo e sul dover essere - una sorta di concezione religiosa del mondo -, ma la fede cristiana è morta. Gesù in tal caso non è più il criterio di misura; criterio è allora soltanto la nostra valutazione personale che sceglie dal suo patrimonio ciò che sembra utile. E questo significa che siamo abbandonati a noi stessi. La nostra valutazione personale è l'ultima istanza. Solo se Gesù è risorto, è avvenuto qualcosa di veramente nuovo che cambia il mondo e la situazione dell'uomo. Allora Egli, Gesù, diventa il criterio, del quale ci possiamo fidare. Poichè allora Dio si è veramente manifestato.
Bendetto XVI


«L'avvenimento non identifica soltanto qualcosa che è accaduto e con cui tutto è iniziato, ma ciò che desta il presente, definisce il presente, dà contenuto al presente, rende possibile il presente. Ciò che si sa o ciò che si ha diventa esperienza se quello che si sa o si ha è qualcosa che ci viene dato adesso: c'è una mano che ce lo porge
ora, c'è un volto che viene avanti ora, c'è del sangue che scorre ora, c'è una risurrezione che avviene ora. Fuori di questo "ora" non c'è niente! Il nostro io non può essere mosso, commosso, cioè cambiato, se non da una contemporaneità: un avvenimento. Cristo è qualcosa che mi sta accadendo. Allora, perché quello che sappiamo -
Cristo, tutto il discorso su Cristo - sia esperienza, occorre che sia un presente che ci provoca e percuote: è un presente come per Andrea e per Giovanni è stato un presente. Il cristianesimo, Cristo, è esattamente quello che fu per Andrea e Giovanni quando gli andavano dietro; immaginate quando si voltò, e come furono colpiti! E quando andarono a casa sua. È sempre così fino adesso, fino in questo momento!».
Luigi Giussani

martedì 15 febbraio 2011

giovedì 2 aprile 2009

Canzone storica

Le grandi migrazioni in Europa (dal VI al X secolo)

Carlo era morto e l’impero continuava
però un nipote contro l’altro combatteva.
Il nono secolo era giunto a conclusione:
la vecchia Europa subì un forte scossone.

Il Saraceno partì, il mare attraversò,
fin sulle coste arrivò e quelli che eran lì
li saccheggiò, li sterminò
ed ogni popolo viveva sempre nel terrore.

Dal freddo della Russia vennero gli Slavi,
dalla Pannonia i rozzi Ungari e malvagi;
fecero stragi tali e quali ai Saraceni,
ma poi cambiarono e divennero cristiani.

Esperti marinai, organizzati in clan,
a bordo di drakkar, partirono dal nord:
biondi Vichinghi, alias Normanni,
e mezza Europa scoprì il nuovo popolo guerriero.